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Presentazione

Il nuovo ciclo di webinar curato dalla rivista “doppiozero” ha per oggetto i modi del sentire: un mosaico di interpretazioni che a partire da analisi etimologiche e attraverso citazioni letterarie e teorie filosofiche cerca definizioni contemporanee per la gratitudine, l’ansia, la libertà, la noia, la pigrizia, l’ira. Moti dell’animo che accompagnano la condizione odierna. L’impostazione multidisciplinare dei sei interventi si apre su una doppia prospettiva: se è possibile rinvenire anticipazioni del pensiero psicologico in narrazioni e riflessioni non strettamente teoriche, d’altra parte è altrettanto possibile trovare tra le pagine di un romanzo o di un saggio l’impiego di teorie e concetti elaborati dalla psicologia e dalla psicoanalisi.

Anna Stefi riflette sul valore del dono nella sua analisi della gratitudine. Oltre la logica di scambio cui la contemporaneità mercantile ci ha assuefatto, che tende a privare di valore ciò che non chiede compenso, il donare basta a sé, non ha altra ragione che la propria. È un gesto originario a perdere, un’eccedenza che mette in moto un circolo del dono. Una logica della dissipazione nella quale entrambe le parti restano senza aspettativa da un lato né diffidenza dall’altro, un atto di generosità spontanea, che nobilita chi lo fa e chi lo riceve. Se già secondo Seneca il dono educava il mondo alla gratitudine mentre per la religione cristiana resta consustanziale, oggi la cultura dell’eccedenza può essere un’esperienza sacra da vivere da laici.


Per definire l’ansia, sensazione inafferrabile che tutti noi sperimentiamo, Nicole Janigro ne analizza le diverse carature. Certo è che dalla seconda guerra mondiale siamo diventati abitanti del mondo dell’ansia, paesaggio eletto della letteratura e dell’arte del Novecento. Una condizione non normale che tuttavia può servire a raggiungere obiettivi, come ormai si tende a teorizzare, considerata sempre meno patologia quanto piuttosto protagonista perenne della contemporaneità, che permette di affrontare la performance del vivere con le sue continue sollecitudini, fisiche e mentali. Benché dall’ansia quale sensazione di essere vitali sia breve il passaggio che conduce all’angoscia, alla fobia, al panico.

È drammaticamente calata nell’attualità così come nella condizione contemporanea dell’essere umano la dissertazione sulla libertà di Gabriella Caramore, che ne mette in luce il legame con la sfera delle emozioni. Un sentire che può essere collettivo quanto personale, crocevia tra la storia e l’individuo. Alla connotazione sociale dell’anelito alla libertà riconducono le immagini della vicina guerra in Ucraina così come di tutte le guerre in corso. La sfera personale della tensione alla libertà permette di riconoscere a un primo sguardo le persone coraggiose, anche nella quotidianità abitate da un sentimento forse innato. Quale ne sia l’espressione, la libertà è un gesto espansivo, relazionale e “politico”, capace di accendere fuochi e risvegliare coscienze.

È una cartografia del sentimento della noia quella che Marco Belpoliti traccia tra la letteratura e la filosofia del Novecento. Da Heidegger a Moravia, la strana indifferenza che accomuna tutti gli esseri e persino le cose, spesso descritta come una “nebbia” silenziosa che ottunde e in cui ci si smarrisce, ha una stretta relazione col tempo, quello della coscienza e quello della natura, fatalmente contrapposti in uno squilibrio inquietante. L’horror vacui dentro il tempo, sentito come un’eternità vuota, configura la noia quale “tonalità affettiva” in rapporto alla problematicità della nostra esistenza, di cui avvertiamo dolorosamente il nulla quando manca un orizzonte di senso.


Gianfranco Marrone ha voluto connotare il suo intervento sulla pigrizia con un titolo: “La fatica di essere pigri”. All’apparenza un paradosso, che tuttavia, oltre a all’aspetto psicologico, ne evidenzia le implicazioni sociali, soprattutto delle giovani generazioni. La condizione contemporanea, tanto più dopo l’evento pandemico che ha sconvolto la quotidianità dell’Occidente, riconfigura la pigrizia quale passione intersoggettiva: una reazione fino alla ribellione verso coloro che impongono la cultura dell’attivismo quale valore supremo. Ai quali il pigro risponde collettivamente, rifiutandosi di agire e resistendo, adoperandosi dunque tutt’altro che pigramente per attivare la sua inerzia simbolicamente efficace.

Ugo Morelli racconta l’ira quale esperienza tra le più impegnative e insieme consuete della nostra vita e delle relazioni con gli altri. Inscritta nella Bibbia tra i peccati capitali, si accredita ormai quale manifestazione comportamentale sostenuta dalle nostre emozioni di base, che in uno stato di particolare emotività esprime la nostra aggressività verso il mondo o contro gli altri. L’essere “fuori di sé” quale “tensione rinviante” è nostra caratteristica, che si trasforma in ira, fino all’aggressività, se non governata. Dacché per la combinazione di storia individuale e precedenti evolutivi, il libero arbitrio non sempre prevale, come già Freud teorizzò e gli studi neuroscientifici e psicologici dimostrano. Salvo valutare dell’ira anche l’accezione di risorsa.

Programma

Anna Stefi racconta la gratitudine - lezione

 

Nicole Janigro racconta l'ansia - lezione

 

Gabriella Caramore racconta la libertà - lezione

 

Marco Belpoliti racconta la noia - lezione

 

Gianfranco Marrone racconta la pigrizia - lezione

 

Ugo Morelli racconta l'ira - lezione 

Informazioni

Obiettivo formativo

18 - Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

Mezzi tecnologici necessari

- Pc, tablet o smartphone

- Connessione a internet

Procedure di valutazione

Questionario online con domande a risposta multipla a doppia randomizzazione.
Il questionario si intende superato al raggiungimento del 75% di risposte corrette. In caso di fallimento è possibile ripeterlo fino a 5 volte, previa nuova fruizione dei contenuti del corso.

N.B. Il questionario di valutazione dell'evento è parte integrante della procedura di valutazione e va compilato per poter ottenere i crediti ECM.

Responsabili

Responsabile scientifico

  • EC
    Dott.ssa Elena Camerone
    Psichiatra e psicoterapeuta

Docente

  • MB
    Marco Belpoliti
    Saggista, scrittore e professore universitario, è direttore della rivista e casa editrice nel web www.doppiozero.com
  • MC
    Maria Gabriella Caramore
    Saggista e conduttrice radiofonica, docente presso Associazione Nuova Accademia
  • NJ
    Nicole Janigro
    Psicologa psicoterapeuta, giornalista e scrittrice
  • GM
    Giovanni Marrone
    Professore Ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi, Università di Palermo
  • UM
    Ugo Morelli
    Professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente presso l'Università Federico II di Napoli
  • AS
    Dott.ssa Anna Stefi
    Insegnante di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Severi-Correnti; psicologa; vicedirettrice della rivista www.doppiozero.com

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Neurochirurgia
  • Neurologia
  • Neuropsichiatria infantile
  • Psichiatria
  • Psicoterapia

Psicologo

  • Psicologia
  • Psicoterapia

Assistente sanitario

  • Assistente sanitario

Educatore professionale

  • Educatore professionale

Infermiere

  • Infermiere

Tecnico della riabilitazione psichiatrica

  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica

Terapista della neuro e psicomot. dell'eta ev.

  • Terapista della neuro e psicomot. dell'eta ev.

Altro (non ECM)

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Assistente sociale

  • Assistente sociale
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