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Presentazione

Non entra nell’attualità del conflitto in Ucraina la lezione di Maurizio Bettini, ma risalendo alle radici semantiche della terminologia di guerra, ne analizza gli aspetti umani, sociali, antropologici.

Se “guerra” è parola di origine germanica (“Wirre”) che ne evoca la turbolenza e si impone nel Medioevo, risalire ai lemmi romani significa riscoprire un’etica del conflitto ormai dimenticata.
Non era con il termine latino “inimicus”, riferito piuttosto a un nemico personale, che i romani identificavano il nemico della res publica, bensì con la parola “hostis”, ovvero un pari, con il quale era lecito fare la guerra.

Sono le storie a ricordarcelo. Bettini ne racconta di emblematiche, tratte dall’epica greca, dalla mitologia romana, anche dalla memorialistica familiare.
L’Iliade, prima opera letteraria della tradizione occidentale, attribuita ad Omero, oltre i versi commoventi e gli episodi mitici è soprattutto una successione di scontri, crudelissimi, tra sangue grondante, ossa spezzate, midolli che biancheggiano. Il maggior valore per l’uomo greco, che preferiva la bella morte in battaglia a una vita lunga e meschina. L’episodio dell’incontro tra Diomede e Glauco ne rivela lo spirito, ovvero nobilitare se stessi attraverso il riconoscimento del nemico.
Tanto che, per i romani, non tutti i popoli erano degni di essere combattuti: neppure lo meritavano i perduelles, ovvero i predoni, i briganti. Solo il “bellum iustum” era dichiarato con rigoroso rituale. Quanto appare mitologica l’antichità! Neppure una dichiarazione di guerra è stata consegnata dalla Russia all’Ucraina.
È ancora una storia antica ad aiutarci a comprendere la contemporaneità: la guerra fratricida tra romani e albani. Uno scontro empio, vietato dagli dei dacché tra consanguinei, che richiedeva sacrifici preliminari. L’esito tragico, determinato dalla nota vicenda degli Orazi e dei Curiazi, contaminò l’antica Roma di sangue fraterno. Una nebbia di impurità che ora ammorba anche l’Europa, scossa da una guerra tra popoli da sempre fratelli.

Programma

Lectio di Mautizio Bettini

Informazioni

Obiettivo formativo

18 - Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

Mezzi tecnologici necessari

- Pc, tablet o smartphone

- Connessione a internet

Procedure di valutazione

Questionario online con domande a risposta multipla di cui solo una corretta, a doppia randomizzazione.
Il questionario si intende superato al raggiungimento del 75% di risposte corrette. In caso di fallimento è possibile ripeterlo fino a 5 volte, previa nuova fruizione dei contenuti del corso.

N.B. Il questionario di valutazione dell'evento è parte integrante della procedura di valutazione e va compilato per poter ottenere i crediti ECM.

Responsabili

Responsabile scientifico

  • EC
    Dott.ssa Elena Camerone
    Psichiatra e psicoterapeuta

Docente

  • MB
    Prof. Maurizio Bettini
    classicista e scrittore, è direttore del Centro “Antropologia e Mondo antico” dell’Università di Siena

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Neurochirurgia
  • Neurologia
  • Psichiatria
  • Psicoterapia

Psicologo

  • Psicologia
  • Psicoterapia

Assistente sanitario

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Educatore professionale

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Infermiere

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Tecnico della riabilitazione psichiatrica

  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica

Terapista della neuro e psicomot. dell'eta ev.

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Assistente sociale

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