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Presentazione

L’antropologia, grazie alla sua tendenza alla comparazione, fornisce la possibilità di sviluppare una capacità di osservazione partendo da punti di vista differenti da quelli che siamo soliti adottare. Cambiando l’angolazione, cambia anche la prospettiva. Mettersi nei panni degli altri è utile per comprendere meglio noi stessi. Come recita il detto, infatti, “non saranno i pesci a dirci cos’è l’acqua”. Il percorso proposto orienta in questa direzione, cercando di offrire una prima panoramica di come eventi, dimensioni, azioni che sono fondamentali per la nostra esistenza, possono essere letti con ottiche e sensibilità diverse, in diverse culture. Un arricchimento dunque, un ampliamento di prospettive e anche un segno di umiltà: non siamo unici nel mondo. Una consapevolezza nuova, che può rivelarsi utile, nella costruzione di un dialogo che si fa sempre più articolato e declinato in modalità diverse, in cui la diversità culturale può diventare ricchezza.


Il concetto di cultura
La prima lezione introduce all’antropologia culturale quale studio dell’uomo in quanto parte della comunità, che si organizza sulla struttura della parentela, si dota di un linguaggio comune, costruisce la propria identità. Dati culturali, che ci definiscono proprio in relazione alla diversità altrui. Ma poiché sul piano biologico e culturale siamo meticci, pensare a culture fluide, intrecci culturali, recinti aperti, in un interscambio che è sempre avvenuto e sempre avverrà, permette alle culture di sopravvivere nel tempo e nella storia.


Spazio e tempo
Dal punto di vista antropologico spazio e tempo sono le due dimensioni fondamentali entro cui si muove la nostra esistenza. In natura non esistono, né si tratta di concetti assoluti. Sono invece costruzioni culturali, di cui ogni società, piccola o grande, arcaica o contemporanea, si dota. La lezione porta innumerevoli e interessanti esempi di quanto diversamente possano essere intesi sia lo spazio che il tempo, a seconda delle diverse culture. Un’altra dimostrazione di come le nostre vite attraversino un mondo culturalmente connotato.


La costruzione del genere
In prospettiva antropologica, se il sesso è un carattere biologico, il genere ha invece le connotazioni culturali dei ruoli assegnati nelle società tradizionali, come anche la nostra era.
Prodotto di una costruzione, si determinava attraverso l’educazione e i riti di passaggio. I cambiamenti radicali delle società occidentali hanno portato a nuove sensibilità rispetto al genere imposto, particolarmente sentite dalle nuove generazioni. Una battaglia condotta anche sul fronte del linguaggio, della quale non si può non tenere conto.


Cibo e identità
Carburante della nostra macchina corpo, il cibo è analizzato nei suoi aspetti culturali e sociali. Partendo dalla considerazione che tutta l’umanità si nutre ancor oggi di vegetali e animali domesticati (ovvero selezionati) nel neolitico. Ma, se è vero che potremmo mangiare tutto quanto è commestibile, perché quasi nessuno lo fa? Oltre i tabù religiosi o spirituali, è la scelta di cosa mangiare il dato culturale che ci definisce, determinando il gusto sociale collettivo. 


Parentela e matrimonio
Se in natura esiste solo la riproduzione, la parentela è la prima forma di organizzazione sociale che gli esseri umani si sono dati. Dal matrimonio monogamico a quello poligamico, da modelli endogamici o esogamici, dalle discendenze monolineari o bilineari, matrilineari o patrilineari, la lezione illustra la complessità delle organizzazioni parentali nelle diverse società. Fino ai legami attuali dettati da nuove gerarchie, dove la famiglia occidentale, cosiddetta “allungata”, non ha tuttavia perso in centralità.

Programma

Cinque lezioni di Marco Aime:

- “Il concetto di cultura”

- “Spazio e tempo”

- “La costruzione del genere”

- “Cibo e identità”

- “Parentela e matrimonio”

Informazioni

Obiettivo formativo

18 - Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

Mezzi tecnologici necessari

- Pc, tablet o smartphone

- Connessione a internet

Procedure di valutazione

Questionario online con domande a risposta multipla a doppia randomizzazione.
Il questionario si intende superato al raggiungimento del 75% di risposte corrette. In caso di fallimento è possibile ripeterlo fino a 5 volte, previa nuova fruizione dei contenuti del corso.

N.B. Il questionario di valutazione dell'evento è parte integrante della procedura di valutazione e va compilato per poter ottenere i crediti ECM.

Responsabili

Responsabile scientifico

  • EC
    Dott.ssa Elena Camerone
    Psichiatra e psicoterapeuta

Docente

  • MA
    Marco Aime
    Antropologo, africanista e scrittore italiano, docente di antropologia culturale presso l’Università di Genova

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Continuita assistenziale
  • Medicina di comunita'
  • Medicina generale (Medici di famiglia)
  • Neurologia
  • Neuropsichiatria infantile
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)
  • Psichiatria
  • Psicoterapia

Psicologo

  • Psicologia
  • Psicoterapia

Assistente sanitario

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Educatore professionale

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Infermiere

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Tecnico della riabilitazione psichiatrica

  • Iscritto nell'elenco speciale ad esaurimento
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Terapista della neuro e psicomot. dell'eta ev.

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Terapista occupazionale

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Altro (non ECM)

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Assistente sociale

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